Per omaggiare la natura e connettermi alle mie origini
PERCHE’ FESTEGGIO SAMHAIN
Samhain è un’antica festa di origine celtico-pagana, questa è una festività che sento maggiormente, essendo profondamente legata al mondo della natura e praticante di sciamanesimo nativo e celtico, che poi si ricollega alle mie radici inglesi. Nei Celti, gli sciamani si chiamano druidi, e come tali operano il loro sapere sul mondo non ordinario e sugli esseri della natura.
Nella mia famiglia si è sempre festeggiato Samhain, mia madre aveva l’usanza di intagliare una grande zucca, illuminarla con un lumino e riporla sulla finestra, tra l’altro, i miei genitori festeggiano il loro anniversario di nozze! Eh si, uno strano giorno per sposarsi il 31 ottobre, e in Inghilterra poi, con tanto di festeggiamento e travestimenti caratteristici, amuleti a forma di gatto nero e corni come protezione e buon auspicio.
L’ORIGINE DI SAMHAIN
Samhain o Capodanno Celtico
31 ottobre – 1° novembre
Oggi, con Halloween, conosciamo solo la veste commerciale di una festività sacra con origini antichissime rintracciabili in Irlanda e Scozia, quando era dominata dai Celti. Dall’Irlanda la tradizione è stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti, che, spinti dalla terribile carestia dell’800, si diressero numerosi nella nuova terra. Samhain veniva festeggiata anche in Italia “Samhain/Samonios” (fine del tempo chiaro) dai Celti del Nord che popolavano anche l’area padano/alpina, oltre a molte regioni d’Europa.
Per i Celti questa festività segnava il Capodanno Celtico, importante momento di passaggio nel calendario agricolo e pastorale, legato al ciclo delle stagioni. Proprio in questo periodo dell’anno la terra ha dato i suoi frutti e si prepara all’inverno: i rituali celtici prevedevano il ringraziamento per il raccolto e la preparazione spirituale al ciclo successivo (semina).
A Samhain si celebra quindi la fine della stagione estiva e l’arrivo di quella fredda, la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo, il momento di passaggio tra la luce e il buio, tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti, simbolo di morte e rinascita. Nella dimensione circolare-ciclica del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all’anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi. Si commemoravano gli antenati, la morte era il tema principale della festa, in sintonia con ciò che stava avvenendo in natura: durante la stagione invernale la vita sembra tacere, mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente tra l’altro, riposano i morti. Da qui è comprensibile l’accostamento del Samhain al culto dei morti.
SIGNIFICATO SIMBOLICO E PSICOLOGICO DI SAMHAIN
Samhain festeggia la fine di un ciclo vecchio e l’inizio di quello nuovo, è conclusa la stagione del verde, la terra si prepara al riposo dopo il raccolto, la natura sembra morire apparentemente, i semi si ritirano nel terreno, al buio, in silenzio, in attesa della futura vita vegetale.
E così, metaforicamente seguendo l’esempio della natura, vi è un momento nel quale è necessario chiudere un ciclo per poi aprirne uno nuovo.
Samhain è tempo di raccolta in noi stessi, di riflessione, interiorità e discernimento, per poter scoprire quegli aspetti di noi sopiti che necessitano di essere cambiati prima che possa iniziare una nuova vita. E a tal proposito abbiamo bisogno di lasciar cadere quegli attaccamenti, cattive abitudini e forme mentali che sentiamo non ci appartengano, ma che contribuiscano ad appesantirci la vita, per rinnovarci interiormente e prepararci ad una rinascita. E seguendo l’esempio degli antichi iniziati dobbiamo discendere nel mondo inferiore, nelle profondità del nostro essere, fino ad arrivare al nostro centro affinchè possiamo poi accendervi una luce e poi riemergere con una nuova consapevolezza. Poichè Samhain è anche quel momento di passaggio in cui la Luce dell’estate lascia il posto al Buio dell’inverno e ci conduce nel nostro Buio interiore per poi uscirne rigenerati in vista della primavera.
COME CELEBRARE SAMHAIN
Per stabilire un collegamento più profondo col mondo astrale bruciate resine ed erbe tramite la Fumigazione https://www.omsharon.it/fumigazione-larcaica-medicina-delluomo/
Le mie Magiche Misture contengono una miscela in grado di elevare le vibrazioni aiutandovi a favorire l’entrata ad uno stato di coscienza profonda https://www.omsharon.it/erboristeria-alchemica-energetica/
Adornate la tavola con mele, castagne, zucche, noci e doni autunnali che la natura ci offre e arricchitela con dei cristalli neri quali ossidiana e tormalina nera. I cristalli sono collegati al primo chakra della radice, associato al radicamento ed al rilascio, che favorisce l’eliminazione ed è legato all’elemento Terra.
Accendete una candela e dedicatevi alla meditazione: focalizzate la mente su tutte le problematiche del passato che volete lasciare andare, potete scrivere questi pensieri su foglietti di carta per poi darli alle fiamme. E’ tempo di abbandonare cattive abitudini, negatività e incominciare a cambiare la propria vita.
Il fuoco è un ottimo elemento per la trasformazione e rigenerazione (era parte integrante dei rituali celtici antichi).
Poichè la notte a cavallo fra il 31 Ottobre e il 1° Novembre è una notte magica dove si ritiene che il velo tra il Regno dei Vivi e il Regno dei Morti si assottigli aprendo un varco tra le dimensioni del tempo e delle esistenze, è possibile onorare i nostri avi defunti. Potete mettere una zucca illuminata o candele vicino alle finestre o sui balconi per illuminare la via ai vostri cari.
Un’altra antica usanza che era praticata in alcune regioni d’Italia (mia madre conferma che esisteva anche in Basilicata) è quella di apparecchiare per chi ci ha lasciato, ponendo in tavola anche un piatto per loro, in modo che possano rifocillarsi dal viaggio dall’aldilà fino a noi.
Il mio consiglio è praticare una meditazione senza aspettative, lasciarsi andare ed ascoltarsi!